Perché i bambini devono fare attività fisica?
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’attività fisica comprende “qualunque movimento determinato dai muscoli che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. Non si tratta, dunque, delle sole attività sportive: anche camminare, correre, andare in bicicletta, ballare e giocare fanno parte dell’attività fisica.
Fin dalla primissima infanzia i bambini possono, o meglio dovrebbero, fare attività fisica come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, oltre che seguire una dieta appropriata. È importante, infatti, che i genitori siano informati sull’equilibrata alimentazione in età evolutiva e sulle caratteristiche di un regime alimentare sano e adatto a ogni fase di crescita. Tutte queste informazioni sono presenti nei manuali che puoi consultare e scaricare gratuitamente qui.
- L’attività fisica continuativa aiuta i bambini a crescere bene, a prevenire una serie di malattie, a controllare il peso anche dei bimbi più piccoli. A tutte le età (da bambini, adolescenti e adulti) il movimento fisico quotidiano aiuta a tenere a bada lo stress, a diminuire le tensioni (conflittualità, agitazione) e dona uno stato di benessere generale. Alcuni studi sui bambini hanno dimostrato che l’attività fisica migliora la qualità del sonno, l’autostima, la fiducia in sé stessi e la voglia di fare.
A che età cominciare l’attività fisica
Stimoli motori appropriati sono fondamentali per un processo di crescita ottimale. Già dal primo giorno di vita, ad esempio, i movimenti che il neonato fa guidato dai genitori o in risposta al loro contatto, legati magari ad un leggero massaggio, sono importantissimi per creare le basi adeguate per uno sviluppo armonico dell’organismo, sistema nervoso compreso.
Successivamente, anche i pediatri ritengono che si debba iniziare già sotto l’anno di vita ad essere fisicamente attivi. I bambini da 6 mesi e prima dei 5 anni dovrebbero svolgere attività fisica, possibilmente strutturata sotto forma di gioco, tutti i giorni della settimana e più volte al giorno per un totale di almeno 3 ore.
Quale attività fisica dopo i 5 anni
Bambini e adolescenti da 5 a 17 anni dovrebbero intendere buona parte della loro attività fisica come esercizio fisico e praticarlo almeno 60 minuti al giorno, con intensità da moderata a elevata, alternando attività di tipo aerobico (come camminare, correre, pedalare) ad esercizi di rinforzo dell’apparato muscolo scheletrico adeguati alle loro caratteristiche, da svolgere almeno 3 volte a settimana. Intorno ai 5 anni, i bambini cominciano a comprendere e ad accettare le regole di un gioco maggiormente strutturato e ad avere uno sviluppo tale da poter iniziare a praticare uno sport che li appassioni e li diverta, in cui l’approccio all’agonismo sia graduale e sano. Fare sport divertendosi deve essere la parola d’ordine, un’occasione per compensare le tante ore passate seduti a scuola o a studiare, uno strumento per crescere sani. Potersi misurare con sé stessi e con gli altri crea importanti occasioni di divertimento e di crescita, ma l’agonismo non deve mai essere frustrante o troppo precoce, così da garantire a bambini e ragazzi la serenità di cui hanno bisogno per stare bene (riflessione, questa, rivolta soprattutto ai genitori che tendono a nutrire eccessive aspettative in quest’ambito).
Bambini e sedentarietà
Nonostante la comunità scientifica internazionale consideri l’attività fisica e lo sport potenti strumenti per il miglioramento della salute pubblica, non solo dal punto di vista psico-fisico ma anche sociale e relazionale, l’OMS ha stimato che nel mondo circa 3 ragazzi su 4 non svolgono neanche l’ora di attività fisica giornaliera raccomandata. Lo svolgimento dell’attività motoria è molto limitato in alcuni paesi del mondo, tra cui l’Italia.
Sedentarietà e obesità
L’Italia è 4° Paese al mondo per obesità infantile. Nei bambini e nei ragazzi sovrappeso è maggiore il rischio di sviluppare negli anni gravi patologie come il diabete di tipo 2, le cardiopatie, alcuni tipi di cancro e di malattie respiratorie come la sindrome delle apnee notturne che, a sua volta, aumenta il rischio soprattutto da adulti di eventi come aritmie, infarto e ictus. Tra i ragazzi obesi, inoltre, è maggiore il tasso di abbandono scolastico e il rischio di essere vittime di bullismo, mentre sono ridotti, rispetto ai coetanei normopeso, il senso di soddisfazione personale e l’autostima.
Benefici fisici dell’attività fisica
In generale, i benefici dell’attività fisica (non agonistica professionistica) si possono riassumere nella riduzione della mortalità per tutte le cause. Lo svolgimento di un regolare esercizio fisico è infatti associato a una maggiore aspettativa di vita da adulti, oltre che a un minor rischio di disabilità da anziani. Se l’abitudine al movimento si forma già da bambini, rimarrà più facilmente, insieme ai suoi benefici effetti, per tutta la vita.
Durante l’infanzia e l’adolescenza, l’attività fisica:
- è indispensabile per lo sviluppo neuro-muscolo scheletrico;
- contribuisce allo sviluppo di un apparato cardiovascolare sano;
- aiuta a migliorare le capacità cognitive, di apprendimento e le prestazioni scolastiche;
- favorisce migliori tempi di reazione, maggiori capacità di attenzione e di memorizzazione;
- riduce il rischio di sviluppare obesità infantile e malattie croniche;
- migliora la composizione e la funzionalità del microbiota intestinale.
Le patologie che possono essere prevenute e migliorate con l’attività fisica, meglio dette “patologie sensibili all’esercizio”, sono:
- problemi respiratori;
- disturbi cardiocircolatori;
- sovrappeso e obesità;
- diabete mellito;
- ipercolesterolemia;
- ipertensione;
- molti tipi di cancro.
Benefici psichici e relazionali dell’attività fisica
Le abitudini sedentarie aumentano, soprattutto nell’adolescenza, il rischio di depressione, mentre l’esercizio fisico costante:
- migliora il tono dell’umore;
- riduce i livelli di ansia;
- dona maggiore felicità ed empatia;
- dona sensazione di adeguatezza;
- ottimizza le prestazioni scolastiche (migliori tempi di reazione, maggiori capacità di attenzione e memorizzazione).
- favorisce il dialogo con compagni, genitori e insegnanti anche grazie ad un miglior equilibrio tra il proprio grado di autostima e la consapevolezza dei propri limiti.
Cosa possono fare i genitori per promuovere l’attività fisica?
La Società Italiana di Pediatria (SIP) raccomanda a tutti i genitori di stimolare i bambini allo svolgimento dell’attività fisica regolare, anche in presenza di patologie croniche come il cancro, le problematiche respiratorie dell’età evolutiva e le cardiopatie congenite. Una scarsa attività motoria in bambini e ragazzi con una salute più debole potrebbe contribuire, infatti, ad indebolire ancora di più il loro organismo, la psiche e le capacità relazionali. In questi casi, è fondamentale la collaborazione tra il pediatra e l’insegnante di educazione fisica, specializzato preferibilmente in attività fisica adattata. La cosa migliore che un genitore possa fare è evitare di obbligare i propri figli a fare ciò che non gradiscono: costringerli non servirà a nulla.
Sarà invece utile:
- dare il buon esempio, se i genitori sono attivi anche i figli lo saranno;
- scegliere insieme a loro le attività adeguate alla loro età e alla loro condizione psico-fisica;
- creare luoghi sicuri in cui giocare;
- per i bambini, evitare l’utilizzo di televisori, tablet, videogiochi e cellulari quanto più possibile (sicuramente fino ai 4 anni);
- per i ragazzi, limitare l’utilizzo dei device (telefonino, videogiochi etc.) a determinate ore del giorno e ad un massimo di 2 ore al giorno, oltre al tempo necessario per lo svolgimento dell’attività didattica.
Prima è meglio, ma non è mai troppo tardi
Prima si inizia a sviluppare l’abitudine a stili di vita salutari, maggiori saranno i risultati e le possibilità di mantenere le corrette pratiche nel corso degli anni, continuando a godere di buona salute. Come detto, ad ogni età, il bambino dovrà svolgere attività motoria appropriata e a lui gradita. Soprattutto l’età tra 0 e 5 anni rappresenta una fase di veloce sviluppo psico-fisico, ma fino all’adolescenza stimoli motori appropriati permetteranno di assecondare la crescita sviluppando al massimo le potenzialità dell’organismo. Tuttavia, non è mai troppo tardi per iniziare a svolgere una regolare attività fisica perché gli effetti positivi insorgono da subito nel nostro organismo, a qualsiasi età. Alleati dell’esercizio fisico nell’importantissimo compito di creare salute sono, inoltre, le forme di espressione che seguono, fonti di una vasta gamma di stimoli, azioni e sentimenti:
- il movimento libero, come il ballo e i giochi all’aperto;
- la musica, anche come fonte di cultura, condivisione e apprendimento;
- il disegno e la manipolazione con paste modellabili per stimolare la creatività, la motricità fine e gli aspetti sensoriali;
- la lettura, sia insieme ai genitori o con l’utilizzo di audiolibri (soprattutto in presenza di problemi come la dislessia) e sia in autonomia, per stimolare il linguaggio, l’apprendimento e la fantasia.
Dott.ssa Cinzia Parisio,
laurea magistrale in Scienze Motorie, Istituto Auxologico Italiano I.R.C.C.S. - Ospedale San Giuseppe – Oggebbio (VCO)- Centro di ricerca e cura per l'obesità
Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.