Il pesce è tossico perché è pieno di mercurio?
Sempre più persone escludono il pesce dalla propria alimentazione perché convinte che sia un alimento pieno di metalli pesanti , tra cui il mercurio , e che per questo possa nuocere alla salute. Il contenuto di mercurio nel pesce varia a seconda della specie: i predatori di grossa taglia (es: tonno, pesce spada, luccio, nasello) hanno più probabilità di essere contaminati rispetto ai piccoli pesci: sardine, alici, sogliole, etc. Alti livelli di mercurio nell’organismo possono essere tossici, in particolare per il sistema nervoso dei bambini e durante l’età fetale, ma il rischio di ingerire il metallo in quantità tali da poter costituire un pericolo per la salute è molto basso , esiste solo per alcune specie di pesce e per determinate categorie di consumatori. Pertanto, la convinzione secondo la quale mangiare pesce fa male alla salute perché pieno di mercurio è completamente priva di ogni fondamento scientifico .
La verità scientifica:
- Controlli sui prodotti ittici
I livelli di mercurio negli alimenti sono stabiliti dal Regolamento CE n. 1881/2006 e rigidi controlli vengono effettuati sia alla frontiera, sia nelle fasi di lavorazione e prima della distribuzione nei supermercati. Il controllo dei prodotti della pesca all’importazione viene eseguito presso i Posti di Ispezione Frontaliera del Ministero della Salute, mentre per gli scambi intracomunitari il Ministero dispone l’esecuzione del controllo da parte delle Aziende Sanitarie Locali (ASL). Per citare un dato scientifico che testimonia il basso rischio di intossicazione da mercurio, nel 2014 sono stati eseguiti ben 11.178 campioni su pesci e molluschi per la ricerca di metalli pensati: solo 59 di tali esemplari sono risultati non conformi alla legge e sono stati ritirati dal mercato. - Pesce amico della salute
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ( European Food Safety Authority , EFSA) raccomanda di mangiare pesce due-tre volte a settimana , cercando di variare spesso le specie e limitando il consumo di pesci che potrebbero contenere una maggiore concentrazione di metilmercurio. Rinunciare completamente al pesce è un’esagerazione e non è affatto conveniente per la salute: questo alimento è ricco di proteine ad alto valore biologico (rappresentano il 15-20 % della sua composizione e sono più digeribili rispetto a quelle della carne), è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B , D ed A , sali minerali essenziali come potassio , fosforo , calcio , ferro e soprattutto grassi polinsaturi Omega-3 , importantissimi per la salute del cuore, per proteggere l’organismo dai radicali liberi e per migliorare le funzioni cognitive.
Ricorda:
Proprio in virtù delle sue caratteristiche nutritive, il pesce non va eliminato dalla dieta. Bisogna variare il più possibile le specie e alternare, nell’arco della settimana, i pesci grassi con quelli meno grassi, preferibilmente consumandoli ben cotti .
Collaborazione scientifica
Dott.ssa Carolina Poli,
dietista specializzata in Alimentazione e Nutrizione Umana.
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Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.