Depressione: cosa significa?
La depressione è un disturbo dell’umore che influisce sullo stato emotivo di base alterando le emozioni, e di conseguenza le percezioni, sensazioni e comportamenti che nella persona depressa si manifestano in persistente e prolungata tristezza, con relativa perdita di interesse o assenza di piacere, anche in quelle attività quotidiane che solitamente risultano soddisfacenti. La depressione, quindi, non è costituita da semplici sbalzi d’umore.
Per parlare di depressione, gli episodi devono durare settimane, se non è trattata può durare per circa 6 mesi, ma anche persistere per 2 o più anni e ripresentarsi più volte durante la vita.
L’Istituto Superiore di Sanità nel 2022 rileva i sintomi depressivi in circa il 6% della popolazione, con un’incidenza dell‘8% fra le donne, dell‘11% tra le persone che hanno un basso livello di istruzione, del 17% tra chi riporta difficoltà economiche e del 9% tra chi vive una condizione precaria in ambito lavorativo, ma raggiunge il 12% nelle persone affette da patologie croniche.
Cause della depressione
Le cause della depressione sono multifattoriali e purtroppo non del tutto chiare alla scienza medica, fattori che possiamo definire complici di un maggiore rischio di cadere in depressione possono essere:
- Ereditarietà, predisposizione familiare anche ambientale.
- Eventi negativi ed emotivamente stressanti, un lutto, lo stupro, essere bullizzati,
- Eventi naturali come un terremoto o incidenti gravi che hanno minacciato la salute fisica e psichica.
- Genere femminile.
- Malattie ed eventi traumatici in generale, infarto, tumori, perdita di uno o più arti.
- Effetti collaterali di alcuni farmaci, in particolare se irrinunciabili causa malattie croniche.
La depressione non è collegata alla debolezza di carattere o mancanza di volontà di sentirsi meglio, inoltre, lo status sociale, l’etnia e la cultura non pare aumentino il rischio di cadere in depressione nell’arco della vita.
Cause della depressione negli anziani
Gli anziani sono più esposti alla depressione a causa di eventi più probabili ed emotivamente stressanti come la perdita di una persona cara o dell’ambiente familiare (trasferimento in RSA), minori entrate economiche, il peggioramento di una malattia cronica, una graduale diminuzione della propria indipendenza e l’isolamento sociale, patologie come diabete, cancro, infarto, ictus, demenza o morbo di Parkinson.
Come si riconosce la depressione, quali sono i sintomi?
Comprendere la depressione è utile affinché non venga sottovalutata e ritardata una diagnosi e una terapia efficace. La corretta diagnosi deve essere fatta dallo psicologo o psichiatra anche con l’utilizzo di specifici questionari validati a livello internazionale, in modo da validare quelli che vengono riconosciuti come sintomi della depressione.
Chi è vicino alla persona potenzialmente depressa può cogliere dei segnali e cercare di agevolare un corretto percorso diagnostico, ma non dovrebbe azzardare diagnosi o tentativi di riconoscere la depressione, già complesso per i professionisti. Infatti, il rischio è confondere sintomi momentanei di calo dell’umore o una giustificata tristezza, dovuta all’impatto di un evento negativo, con la depressione, termine oggi abusato anche nel linguaggio comune, anche nel caso di sbalzi d’umore.
Essere tristi è consentito, non è un elemento negativo, spesso stati di felicità si apprezzano di più dopo un momento difficile e come diceva Shakespeare: “Non c’è notte che non veda il giorno”.
Una persona depressa difficilmente riconosce i sintomi della depressione per poi attivarsi e cercare una cura, contrariamente a familiari, amici e cosiddetti “caregivers” che possano cogliere i giusti “segnali sentinella” per attivare una possibile richiesta di aiuto, diretta o indiretta in caso di:
- Continuità dell’umore depresso: permane per la maggior parte del giorno e per parecchi giorni, considerando che ci possano essere fugaci spiragli di luce;
- gravità dei sintomi: diminuzione di interesse o piacere, cambiamenti nell’appetito o nel peso, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, affaticamento, sentimenti di colpa o inutilità, difficoltà di concentrazione e a volte anche pensieri, non necessariamente propositi suicidari,
- multi-compromissione: cioè l’impatto significativo che questi problemi hanno in molti ambiti della vita del soggetto tale da condizionarne la percezione generale della vita.
Come uscire dalla depressione?
Uscire dalla depressione non è un percorso semplice. Le linee guida internazionali per il trattamento della depressione includono:
- terapia psicologica (la psicoterapia è il primo baluardo anti-depressione)
- farmaci antidepressivi, ove necessario negli stadi più gravi (sempre accompagnati da psicoterapia) prescritti dal medico curante. È vivamente sconsigliato assumere farmaci ansiolitici senza giustificata prescrizione medica.
Un trattamento per uscire dalla depressione, purtroppo fra i più trascurati e sottovalutati, che permette un’azione sia preventiva che curativa, è un corretto stile di vita che comprenda attività fisica ed equilibrata alimentazione.
Stile di vita e depressione
Ci sono alcuni accorgimenti che possono contribuire a prevenire la depressione.
Ad esempio, l’attività fisica: è uno dei più potenti antidepressivi naturali. Muoversi con allenamenti aerobici ad intensità moderata, come camminare o pedalare per 150 minuti a settimana, ottimali 300, oltre a donare un maggior benessere muscolo-scheletrico migliorano il tono dell’umore grazie alla produzione di endorfine, composti chimici prodotti dall’ipofisi che svolgono funzioni importanti come:
- attenuazione della percezione del dolore e maggiore sensazione del piacere;
- funzioni ansiolitiche e anti-stress;
- Aumento dell’autostima.
Alimentazione equilibrata: soddisfare il fabbisogno quotidiano di nutrienti è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e la produzione di ormoni importanti come i neurotrasmettitori, le cui carenze complicano il quadro clinico della depressione.
Un buon sistema nervoso necessita di nutrienti come grassi omega 3 di cui è ricco il pesce azzurro e la frutta secca a guscio, antiossidanti, minerali e vitamine del gruppo B presenti in frutta, verdura e cereali integrali, ma di cui sono ricchi anche il latte e formaggi stagionati come il Grana Padano DOP ricco di proteine di alto valore biologico con i 9 aminoacidi essenziali vitamina B12, calcio e antiossidanti come zinco, selenio e vitamina A. Qui trovi la dieta per la depressione.
La luce solare: oltre ad essere importante per la produzione di vitamina D è fondamentale per la qualità dei pensieri e delle emozioni, perché questa luce ha un potere benefico sul piano mentale ed emozionale. Attenzione: se ci si espone al sole utilizzare sempre una protezione solare efficace.
Prof. Gianluca Castelnuovo,
Ordinario di Psicologia Clinica Università Cattolica Milano, direttore del Servizio e del Laboratorio di Psicologia Clinica IRCCS-Istituto Auxologico Italiano Milano.
Dott.ssa Raffaella Cancello,
Nutrizionista Ricercatrice, Dipartimento di Scienze mediche e Riabilitative a indirizzo endocrino-metabolico, Laboratorio di Ricerche in Nutrizione e Obesità, IRCCS-Istituto Auxologico Italiano Milano.
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Zacchetti E. e Castelnuovo G. (a cura di), La cura della depressione fra illusioni e speranze. Esperienze e interventi in psicologia clinica di con un contributo di Eugenio Borgna, Franco Angeli, 2021.
Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.