Dieta per Infertilità - femminile e maschile

Indice

Cos’è l’infertilità?

Si considera infertile una coppia che, dopo un anno di rapporti regolari e non protetti, non riesce a concepire. Tuttavia, poiché una percentuale non trascurabile di coppie riesce ad avere un figlio dopo due anni di tentativi e dati i criteri dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), molti preferiscono parlare di infertilità dopo 24 mesi. L’impossibilità e/o la difficoltà nel concepimento rappresenta, quindi, il sintomo principale dell’infertilità, condizione che interessa circa il 15% delle coppie in Italia.

Cause di infertilità

Le cause di infertilità sono tante, ma negli ultimi anni si è registrato un aumento delle patologie della sfera riproduttiva, sia acute che croniche. Tra quelle in aumento e più frequenti, che interessano sia le donne che gli uomini, vi sono le infezioni trasmesse sessualmente. In alcuni casi, vengono diagnosticate patologie specifiche per sesso che possono ostacolare il concepimento.

Cause di infertilità femminile:

  • età della donna;
  • alterazioni ormonali;
  • alterazioni tubariche;
  • patologie uterine;
  • malattie sistemiche e genetiche.

Cause di infertilità maschile:

Nei maschi, invece, vi sono condizioni dovute alla produzione ormonale che riducono il testosterone e la funzione del testicolo, come:

  • varicocele;
  • criptorchidismo (mancanza di uno o entrambi i testicoli);
  • malformazioni genitali;
  • infiammazioni testicolari;
  • patologie prostatiche.

In altre coppie, invece, non si osserva nessuna problematica specifica e l’infertilità viene attribuita:

  • ad uno stile di vita non corretto e al concorso di fattori ambientali come il fumo, lo stress e l’alimentazione sbilanciata.

Il peso della donna può avere un ruolo importante nella fertilità: circa il 12% dell'infertilità dipende dall’eccesso di peso o dall’eccessiva magrezza della donna.
Per poter avviare efficacemente una gravidanza è, infatti, molto importante avere un peso nella norma.
In una persona normopeso, questo indice è compreso tra 18,5 e 25. Se il BMI (Indice di Massa Corporea) è inferiore a 18,5, si parla di sottopeso, se è superiore a 25 si è in presenza di sovrappeso, mentre da 30 si parla di obesità. Qui puoi calcolare gratis e in modo semplice il tuo BMI e la quantità di massa grassa.

Se il peso corporeo aumenta oltre i limiti di normopeso, i cicli mestruali possono diventare irregolari e può verificarsi uno scompenso della funzione riproduttiva. Invece, le donne con forte magrezza (sottopeso) e quelle che praticano un’attività fisica eccessivamente intensa, possono avere difficoltà nell’ovulazione e quindi nel concepimento. Ricordiamo che il sottopeso della madre può rappresentare un rischio per la crescita del bambino.
Alcune donne possono avere disturbi legati all’ovulazione spesso portati dalla sindrome dell’ovaio policistico, soprattutto se presente un eccesso di peso. L’obesità, inoltre, può favorire l’infertilità anche nell’uomo. In ogni caso, basandosi sugli studi scientifici attuali, sembra che solo le obesità molto gravi possano avere questi effetti collaterali.

  • Tuttavia, è stato osservato che per favorire la fertilità femminile e maschile è consigliata una dieta normocalorica equilibrata (osservando il proprio bilancio energetico, cioè mangiare solo quello che si consuma) e ricca in antiossidanti.

Diagnosi di infertilità

Nell’uomo
Il principale esame è lo spermiogramma, che consente di valutare la capacità dello sperma e degli spermatozoi di fecondare l’ovulo femminile.

  • Deve essere effettuato in centri specializzati, valutando almeno due eiaculati. La raccolta dello sperma deve essere effettuata dopo 4-5 giorni dall’ultimo rapporto sessuale.

Nella donna
Le diagnosi di infertilità si basano su indagini strumentali e sui dosaggi ormonali:

  • FSH, LH, estradiolo e prolattina;
  • TSH, fT4 e AMH.

Gli esami strumentali più frequenti sono:

  • ecografia pelvica: esame indispensabile per la conta dei follicoli, dell’ovulazione e lesioni dell’utero;
  • isterosalpingografia (informazioni sulla morfologia dell’apparato genitale);
  • isterosono o salpingografia: ecografia transvaginale che valuta la dilatazione della cavità uterina e dei margini endometriali;
  • isteroscopia: utile per valutare la cavità uterina, la presenza di patologie endocavitarie e l’endometrio.

Raccomandazioni dietetiche generali

Infertilità nella donna

  1. Seguire le raccomandazioni per una corretta ed equilibrata alimentazione con le giuste proporzioni tra grassi di origine animale e vegetale, riducendo le bevande e gli alimenti ricchi di zuccheri e consumando adeguate porzioni di frutta e verdura.
  2. Osservare una buona idratazione quotidiana.
  3. Assumere maggiori quantità di proteine di origine vegetale , rispetto a quelle d’origine animale.
  4. Garantire un corretto apporto di vitamine. In particolare, coprire i fabbisogni di acido folico (vit. B9). È opportuno che le donne che si accingono a sostenere una gravidanza valutino col proprio medico la necessità di assumere integratori nutrizionali a base di acido folico.
  5. Garantire un corretto apporto di ferro. Le donne in età fertile, soprattutto se hanno un flusso mestruale molto abbondante, spesso non riescono a soddisfare con la dieta il proprio fabbisogno di ferro che trovano in prodotti animali (ferro eme) e in prodotti dal mondo vegetale (ferro non eme). In questo caso, è opportuno che venga valutata, con l’aiuto del proprio medico, la necessità di assumere un integratore nutrizionale a base di ferro.
  6. L'evidenza attuale, sebbene limitata, suggerisce che una dieta a basso carico glicemico e contenente quantità maggiori di cereali integrali può giovare alla fecondità.

Infertilità nell’uomo

  1. Seguire le raccomandazioni per una corretta ed equilibrata alimentazione con le giuste proporzioni tra grassi di origine animale e vegetale, riducendo le bevande e gli alimenti ricchi di zuccheri e consumando adeguate porzioni di frutta e verdura.
  2. Consumare ogni giorno una colazione completa (es. latte o yogurt + carboidrati).
  3. Consumare pasti completi (carboidrati + proteine + verdura) a pranzo e cena.
  4. Osservare una buona idratazione.
  5. Privilegiare una maggiore assunzione di acidi grassi omega-3, che si trovano soprattutto nel pesce, nelle noci, nei semi di lino. Nel caso in cui i livelli fossero bassi, valutare anche l’uso di integratori. La composizione in acidi grassi della membrana dello spermatozoo è molto importante per la corretta funzione degli spermatozoi e si riflette con gli acidi grassi della dieta. Evitare grassi trans che possono ridurre la concentrazione dello sperma.
  6. Garantire un corretto apporto di vitamine (in particolare vitamina C e vitamina E) e antiossidanti per neutralizzare gli effetti dannosi dei radicali liberi.
  7. Valutare con il proprio medico l’eventuale integrazione di antiossidanti utilizzando dei prodotti presenti in commercio a base di carnitina, arginina, vitamine e altre sostanze come zinco e coenzima Q10.

I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti da evitare, da limitare e quelli generalmente consigliabili in presenza della malattia, ma non la frequenza o la quantità necessaria per un’equilibrata alimentazione, che può e deve essere prescritta solo dal medico specialista.

Alimenti non consentiti

  • Condimenti grassi come burro, lardo, margarine, pancetta, panna, salse in genere.
  • Dolci e dolciumi come creme elaborate, prodotti da forno soprattutto se farciti, gelati, caramelle, merendine, ecc. perché molto ricchi in grassi saturi e zuccheri semplici.
  • Frittelle, patatine e altri alimenti fritti o ricchi in grassi saturi come alcuni prodotti da forno, piatti pronti e piatti da fast food.
  • Frattaglie: fegato, cervello, reni, rognone, cuore.
  • Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi, come salame, salsiccia, cotechino, ecc., oltre alle parti grasse visibili delle carni.
  • Formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo, come mascarpone, formaggi a doppia o tripla crema.
  • Alcolici e superalcolici sono controindicati sia per la donna che per l’uomo, ma nell’uomo, in particolare, l’alcool può abbassare il livello di testosterone e il numero di spermatozoi, inoltre può aumentare il numero di spermatozoi anomali nell'eiaculazione.

Alimenti consentiti con moderazione

  • Sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
  • Caffé. Ha un ruolo negativo sulla fertilità femminile, con un aumento del tempo necessario per ottenere una gravidanza.

Alimenti consentiti e consigliati

  • Verdura di stagione, almeno una porzione ad ogni pasto, cruda o cotta. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo. Le verdure a foglia verde scuro sono quelle maggiormente ricche di acido folico, importante soprattutto per la donna per raggiungere i fabbisogni giornalieri prima del concepimento.
  • Frutta, circa due-tre frutti di medie dimensioni al giorno. La frutta andrebbe consumata con la buccia (ben lavata). Privilegiare quella ricca di vitamina C come kiwi, fragole, arance e altri agrumi.
  • Riso, pasta e pane integrali in alternativa ai corrispettivi raffinati. I carboidrati complessi andrebbero consumati ad ogni pasto. I prodotti integrali sono particolarmente indicati perché ricchi di zinco, che è un nutriente minerale essenziale per il benessere degli spermatozoi e degli ovociti.
  • Pesce (fresco o surgelato). È consigliabile consumarlo, nelle dosi prescritte, almeno tre volte alla settimana, preferibilmente cucinato alla griglia, al forno, al vapore o arrosto. Ricco di omega 3 e zinco, è importante sia per il benessere degli ovociti, che per il benessere degli spermatozoi e per la salute del cuore.
  • Carne: manzo, vitello, vitellone, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale, cavallo, scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile. Cucinate alla griglia, arrosto, bollite, al forno o anche in umido, purché il tutto venga cucinato senza far friggere i condimenti. La carne è un’importante fonte di ferro ed è bene assumerla almeno 3 volte alla settimana.
  • Legumi (ceci, fagioli, piselli, fave, ecc.), poiché sono un’importante fonte di proteine vegetali (possono pertanto essere considerati dei veri e propri secondi piatti) da preferire a tutti gli alimenti ricchi di proteine. Si consiglia di consumarli in associazione ai cereali (2-3 volte alla settimana), componendo così dei piatti unici. Ricchi di zinco, sono in grado di favorire il concepimento e la qualità degli ovociti e degli spermatozoi.
  • Formaggi da consumare come secondo, al posto di carne (2 volte a settimana) o due uova (1 volta a settimana). Consigliati 100 g di formaggi freschi come mozzarella, certosino, scamorza fresca, caciottine fresche oppure 50 g di formaggi stagionati come Grana Padano DOP, che è possibile consumare anche giornalmente grattugiato (1 cucchiaio è pari a 10 g) per condire pasta, riso e verdure al posto del sale. Grana Padano DOP è un concentrato di latte, ma ha meno grassi del latte fresco intero con cui è fatto perché parzialmente decremato durante la lavorazione e il 32% dei grassi che contiene sono insaturi. Inoltre, è ricco di proteine, compresi i 9 aminoacidi essenziali tra cui 3 ramificati (leucina, isoleucina e valina). Grana Padano DOP apporta anche importanti antiossidanti come zinco, selenio, vitamina A e ha un buon contenuto di B12 e B2.
  • Uova. Il loro consumo è importante, ma non deve essere superiore a 2-4 porzioni alla settimana, compreso il loro utilizzo per la preparazione di altri piatti. Cucinate sode, alla coque, in camicia o strapazzate con verdure o pomodoro.
  • Affettati, la scelta va limitata al consumo di quelli più magri (prosciutto cotto, crudo, bresaola, speck, arrosto di tacchino e pollo) privandoli del grasso visibile, nelle quantità consentite nella dieta e senza superare le due volte la settimana.
  • Latte e derivati quali importanti fonti di calcio e di vitamina D. È doveroso ricordare che, oltre ad essere assunta con la dieta, la vitamina D viene sintetizzata in maggior misura dal nostro organismo. Per favorire una sintesi ottimale di vitamina D occorre un’esposizione alla luce del sole moderata ma giornaliera, pari a circa 20’ nel periodo invernale e 10’ nel periodo estivo (evitando le ore più calde e le ore centrali della giornata).
  • Acqua, bere almeno 1,5 litri di acqua o liquidi al giorno.
  • Olio extravergine d’oliva a crudo, aggiunto alle pietanze dosandolo con il cucchiaio e con moderazione.

Consigli comportamentali

  • Una regolare attività fisica, preferibilmente di tipo aerobico, cioè a bassa intensità e lunga durata (come la corsa, la camminata, il nuoto, ecc.), favorisce il calo di peso.
  • Rendere lo stile di vita più attivo (abbandona la sedentarietà! Vai al lavoro a piedi, in bicicletta o parcheggia lontano, se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale a piedi).
  • Non fumare! Il fumo favorisce l’infertilità.
  • Evitare lo stress quanto più possibile.
  • In caso di sovrappeso od obesità, si raccomanda la riduzione del peso e del “giro vita” o circonferenza addominale, indicatore della quantità di grasso depositata a livello viscerale. Valori di circonferenza vita superiori a 80 cm nella donna e 94 cm nell’uomo si associano a un rischio cardiovascolare “moderato". Valori superiori a 88 cm nella donna e 102 cm nell’uomo sono associati a un rischio cardiovascolare “elevato".
  • Attenzione alle malattie sessualmente trasmissibili: utilizzare sempre il preservativo per proteggersi.
  • Seguire le norme per una corretta igiene intima.
  • È consigliabile per l’uomo evitare eccessivo calore nella zona scrotale (molte ore alla guida, abiti troppo stretti, tessuti sintetici, etc.). Temperature troppo alte possono danneggiare gli spermatozoi (non in modo permanente), soprattutto se protratte per lunghi periodi.
  • Gli uomini che fanno uso di steroidi anabolizzanti per aumentare la forza e la massa muscolare possono avere ripercussioni negative sulla capacità di procreare.

Ricette consigliate

Peperoni farciti
Gnocchi alla romana con ragù di faraona ai funghi
Linguine alla frutta secca
Tagliolini agli scampi
Tagliolini all'uovo con verdure
Trofie agli asparagi
Verdure miste ripiene di vitello e Grana Padano DOP
Insalata primavera con riso selvaggio e Grana Padano DOP
Arance ai semi di melagrana
Tartine con spinaci e acciughe

Collaborazione scientifica

Dott.ssa Laura Iorio,
medico specialista in Scienza dell’Alimentazione.

Bibliografia

Ministero della Salute

Avvertenze

I consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e non debbono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del medico, in quanto alcuni pazienti possono richiedere adattamenti della dieta sulla base della situazione clinica individuale.