Male all’anca? Attenzione a cosa mangi

Indice

Chili di troppo e dolore all’anca

Ricorda che i chili di troppo (sovrappeso, obesità) peggiorano i sintomi dolorosi della coxalgia e ne favoriscono l'evoluzione. L’accumulo di peso sul tronco provoca, infatti, malattie delle articolazioni definite “da carico”, che interessano anche le ginocchia e compromettono la mobilità e l’autonomia della persona. Per controllare il tuo peso puoi iscriverti a Calorie & Menu della Salute: riceverai, del tutto gratuitamente, 4 menu equilibrati e soprattutto personalizzati per le tue calorie giornaliere, in modo da evitare di ingrassare. Qui puoi trovare la versione latto-ovo-vegetariana della dieta. Raccomandiamo comunque, in questi casi, di intraprendere un percorso dieto-terapeutico con il supporto di un Nutrizionista o un medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione.

Come trattare il male all’anca

La raccomandazione più importante è di evitare i pericolosi rimedi “fai da te”, quanto piuttosto di rivolgersi a uno specialista per valutare l’introduzione di appropriati antidolorifici e antinfiammatori.

Autore

Collaborazione scientifica:

Dott.ssa Raffaella Cancello, Nutrizionista Ricercatrice, Dipartimento di Scienze mediche e Riabilitative a indirizzo endocrino-metabolico, Laboratorio di Ricerche in Nutrizione e Obesità, IRCCS-Istituto Auxologico Italiano Milano

Supervisione scientifica:
Dott. Lorenzo Ventura, Bone Specialist, membro SIOMMMS (Società Italiana dell'Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro)

Dieta per infiammazione osteoarticolare

Un’alimentazione corretta ed equilibrata, che tuteli la salute delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni, mirata soprattutto a contrastare l’infiammazione osteoarticolare e a preservare le cartilagini, deve prevedere:

  1. Acqua. La cartilagine articolare non è vascolarizzata, ma nutrita dal liquido sinoviale e dai vasi dell’osso a contatto con la cartilagine. Bevi ogni giorno almeno 1,5 L di acqua naturale (in bottiglia o del rubinetto), che corrispondono a circa 10 bicchieri. In alternativa, puoi bere infusi o tisane non zuccherate oppure consumare piatti in brodo vegetale per mantenere ben idratate le articolazioni. Anche i muscoli, protettivi per articolazioni e ossa, hanno bisogno di una corretta idratazione per funzionare al meglio e il nostro corpo ha bisogno di liquidi per riparare le fibre muscolari che sono state sottoposte a sforzi.
     
  2. Cereali soprattutto integrali. I carboidrati vanno consumati prima e dopo aver svolto esercizio fisico, fondamentale per mantenere in buona salute ossa e articolazioni (qui puoi trovare un allenamento adatto). I carboidrati ci forniscono l'energia necessaria per svolgere l'allenamento, quelli integrali, abbattendo l’indice glicemico, contrastano l’infiammazione.
     
  3. Vitamine e antiossidanti. Alcune vitamine con proprietà antiossidanti, come la vitamina E, i precursori della vitamina A (beta-carotenoidi), i carotenoidi e la vitamina C, possono fornire una certa protezione alle cartilagini articolari. Perciò, una dieta mediterranea equilibrata può avere un effetto protettivo contro le malattie dell’invecchiamento, artrosi inclusa. Inoltre, per funzionare correttamente, anche i muscoli necessitano di questi particolari micronutrienti. Un muscolo funzionale è protettivo per articolazioni e ossa. Inoltre, specialmente per le persone over 65, è importante avere buoni livelli di vitamina D, in quanto questa vitamina è fondamentale per il buon funzionamento della massa muscolare, evitando così la sarcopenia. I mirtilli e i frutti rossi in genere, i carciofi e il tè verde sono ricchi di antiossidanti, mentre i kiwi, le fragole, gli agrumi, ma anche i peperoni e i pomodori crudi, sono ricchi di vitamina C.
     
  4. Proteine. Per contrastare l’infiammazione delle articolazioni bisogna assumere regolarmente fonti proteiche, come carne (rossa e bianca), pesce, uova, latte, formaggi, legumi e, occasionalmente, carni affettate e lavorate. Alcuni aminoacidi, in particolare, favoriscono il recupero e la sintesi proteica, ricostruendo e rafforzando la muscolatura che sostiene ossa e articolazioni. Questi aminoacidi sono L-leucina, L-isoleucina, L-valina e L-glutammina, L-arginina e betaina. Isoleucina, leucina e valina sono aminoacidi ramificati che si trovano nel Grana Padano DOP, il formaggio più ricco di calcio tra quelli comunemente più consumati e, grazie alla sua stagionatura, naturalmente privo di lattosio. Alcuni studi hanno dimostrato che coloro che consumano regolarmente questi nutrienti hanno un più basso rischio di frattura da fragilità e hanno migliorato i tempi di recupero nel caso di frattura ossea. Puoi consumare anche tutti i giorni un cucchiaio di Grana Padano DOP grattugiato per condire primi piatti, minestre e passati di verdure al posto del sale; in questo modo assumerai tante proteine e altri nutrienti benefici per ossa e articolazioni. Brodi, trippe e bolliti sono le fonti alimentari più ricche in collagene, condroitina e glucosamina (i componenti principali delle cartilagini).

Bibliografia essenziale

Artrite o artrosi?

Dobbiamo fare attenzione a non confondere “artrite” con “artrosi”:

  • L'artrite è una malattia infiammatoria a rapida evoluzione e di “danno” alle articolazioni. Inizia dalla membrana sinoviale, cioè la membrana che riveste l’articolazione stessa. In alcuni casi, può avere un’origine autoimmune. Interessa generalmente le piccole articolazioni e le forme più aggressive possono provocare anche deformazioni ossee (es. artrite reumatoide).
  • L'artrosi è invece una malattia degenerativa provocata dall’usura delle articolazioni, con una minima componente infiammatoria. Colpisce prima la cartilagine articolare, per poi avanzare verso l’osso sottostante. La cartilagine, nel tempo, si usura fino quasi a scomparire, mettendo a contatto due estremità ossee che sono soggette a deformazione e a limitazione funzionale. L’artrosi è una patologia degenerativa tipica dell’età avanzata, che interessa principalmente le persone con più di 65 anni. È bene ricordare, però, che il sovrappeso e l’obesità, sottoponendo un carico di peso corporeo importante alle articolazioni (soprattutto anca e ginocchio), costituiscono un fattore favorente alla comparsa di artrosi. anche non in età geriatrica. L’artrosi all’anca è in genere la più invalidante, essendo una patologia cronica.

Cibi da evitare per il male all’anca

Mentre gli alimenti con proprietà antinfiammatorie possono ridurre i sintomi dolorosi della coxalgia, altri alimenti contengono sostanze che contribuiscono attivamente a questa infiammazione. È meglio, quindi, evitare o limitare questi cibi:

  • Zuccheri semplici (es. zucchero bianco da cucina, zucchero di canna, sciroppi, miele, ecc.)
    Gli zuccheri semplici a rapido assorbimento possono favorire il rilascio di citochine pro-infiammatorie, che agiscono come messaggeri dell’infiammazione nel corpo. Gli zuccheri aggiunti alle bevande zuccherate, tra cui succhi di frutta, bibite gassate, tè freddi, dolci, caffè o latti aromatizzati ecc., hanno maggiori probabilità di peggiorare le condizioni infiammatorie. Evita, quindi, di bere d’abitudine queste bevande zuccherate e di aggiungere zucchero anche a bevande preparate a casa come tè, caffè, camomille e tisane.
     
  • Grassi saturi
    Gli alimenti ricchi di grassi saturi, soprattutto quelli idrogenati (a volte usati nell’industria alimentare per la produzione di alimenti confezionati), possono causare infiammazioni nel tessuto adiposo. Oltre a contribuire al rischio di sviluppare obesità, malattie cardiache e altre condizioni che mettono a rischio la nostra salute, possono peggiorare lo stato infiammatorio presente nella coxalgia. Essendo tipicamente presenti nei prodotti ad incarto, il consiglio è di leggere sempre bene le etichette.
     
  • Carboidrati raffinati
    I carboidrati raffinati, come pane bianco, riso bianco, panini al latte, cereali da prima colazione, ecc., stimolano la produzione di ossidanti favorenti la glicazione, che è uno dei meccanismi che sostengono l'infiammazione nel corpo umano. Meglio dunque preferire i cereali integrali.

Cause del male all’anca

Il male all’anca (coxalgia) indica qualsiasi tipo di dolore che colpisce una qualsiasi parte dell’anca, una delle articolazioni più importanti del nostro organismo. L’anca, infatti, ci permette di camminare, correre e saltare, supporta il peso del nostro corpo e la forza esercitata dai muscoli di fianchi (abduttori) e gambe (quadricipiti e flessore anca).

Generalmente, i dolori all’anca sono riconducibili a:

  • Traumi o lesioni dati da un eccessivo sforzo fisico;
  • Artrite o artrosi (vedi capitolo successivo);
  • Usura dell’articolazione e alterazione della cartilagine articolare degenerativa che si manifesta a causa del fisiologico invecchiamento, perciò una condizione tipica delle persone over 65;
  • Patologie vascolari.

Come si manifesta il dolore all’anca?

Chi soffre di problemi all’anca, di solito, se ne accorge per la comparsa di sintomi piuttosto specifici, che, naturalmente, dipendono dalla causa scatenante. Ad esempio:

  • Dolori acuti all’articolazione di breve durata ma che, con il passare del tempo, il rischio che questi dolori diventino cronici (quindi si ripresentino spesso a distanza di tempo) è elevato;
  • Sensazione di dolore o rigidità che tipicamente si accentua mentre ci si siede o ci si alza dalla sedia, ma presenti anche a riposo, da sdraiati, se ci si appoggia su un fianco (soprattutto durante il riposo notturno) o quando ci si muove dopo aver mantenuto una postura seduta o immobile per un periodo di tempo prolungato;
  • Dolore all’inguine che, talvolta, si estende fino al gluteo o al ginocchio, compromettendo la deambulazione.

Leggi questo articolo per sapere come puoi alleviare il dolore all’anca.